Titolo originale: Lhorn - Soul
Paese: Thailandia
Anno: 2003
Regia: Arphichard Phopairoj
The visit of a group of kids to the old family home of one of them becomes a perfect opportunity to sciorinare old stories about ghosts and possessions very nice. Everything fell in Thailand rural villages and campaigns that do little Alpitour and very green line.
common thread throughout the film is the dialogue between Sao and Manao (I'm not kidding ..) which together with a friend go through the supernatural legends that populate their country. Starting from an evil black booklet (dejavu) we see several episodes, each tied to a different kind of ghost or spirit and place of origin: we have spirit eats raw chicken, lustful nymphomaniac spirit, the spirit scarecrow che vive in una pianta, lo spirito albero vendicativo.
Tutti legati alla natura, tutti in qualche modo strettamente connessi ad una pianta o simile.
Se l'idea di fondo non è malvagia, i personaggi di contorno presenti nella casa e le ridicole scene che si svolgono ai giorni nostri bastano ad abbassare il punteggio generale del film, rendendolo spesso scialbo, risibile e ben poco pauroso.
Interessante comunque osservare la minuziosa riproduzione di realtà e luoghi in genere snobbati dalla cinematografia (se non in occasione di documentari o film denuncia) che rendono estremamente esotico e realista l'intera architettura di un film altrimenti difficile da seguire senza appisolarsi almeno mezz'ora o più..
Visivamente semplice e di poche pretese, un film tutto sommato piacevole ma non indispensabile. Da vedere per chi ha uno spiccato interesse per la Thailandia, per le leggende e per i fantasmi. O per chi, come me, si sottopone volontariamente alla tortura perchè in fondo appassionato al genere.
Sconsigliato a tutti gli altri.
Voto: 4,5
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